Giovanni Di Leo, classe 1959, inizia spontaneamente a dipingere verso i 20 anni quando trova spontaneamente nell’arte un territorio nel quale esprimersi in grande libertà. Influenzato dai pittori fiamminghi del ‘500, dal cubismo, dal dadaismo e surrealismo, dalla fotografia e dal fumetto degli anni ’70 e ’80 e infine dal grafitismo e primitivismo sviluppa un immaginario che attinge al subconscio rifuggendo le forme del ‘cosiddetto reale’. Si esprime nella pittura acrilica con colori dai toni volutamente stridenti, nel disegno attraverso la penna ed inchiostro, con i pastelli a cera e grafite. Sviluppa la passione per la fotografia deformante e la modellazione della creta. Le sue prime esposizioni risalgono agli anni ’80, del 2004 sono le due collettive e le mostre personali organizzate presso la Galleria Luciano Inga Pin.

I disegni hanno misure di 35×50 e sono riproducibili, in formato fotografico, su qualsiasi supporto a dimensione voluta.